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Milano, crolla l’insegna Generali sulla Torre Hadid: nessun ferito, area evacuata

Milano, crolla l’insegna Generali sulla Torre Hadid: nessun ferito, area evacuata

Allarme all’alba a Citylife: alle 6.37 scatta la prima chiamata ai vigili del fuoco. Cede la struttura interna dell’insegna Generali, alta 15 metri, sulla Torre Hadid. Nessun ferito. Evacuata la piazza, chiusa la fermata M5 Tre Torri

Attimi di tensione all’alba di lunedì 30 giugno a Milano: l’imponente insegna con il logo Generali posizionata sulla sommità della Torre Hadid, a ben 192 metri di altezza, ha ceduto parzialmente, facendo scattare l’allarme nel quartiere di Citylife. La prima chiamata ai vigili del fuoco è arrivata alle 6:37, dando il via a un immediato e massiccio intervento delle squadre di emergenza.

Milano, crolla l’insegna Generali sulla Torre Hadid: nessun ferito, area evacuata
Milano, crolla l’insegna Generali sulla Torre Hadid: nessun ferito, area evacuata
Milano, crolla l’insegna Generali sulla Torre Hadid: nessun ferito, area evacuata

Fortunatamente non si registrano feriti e il crollo dell’insegna – lunga quanto l’intera larghezza del grattacielo e alta 15 metri – è avvenuto su sé stessa, senza conseguenze sull’area circostante. La struttura è rimasta sulla vetta dell’edificio, evitando impatti al suolo che avrebbero potuto generare danni gravissimi.

Il palazzo, conosciuto anche come “lo Storto”, è uno dei tre grattacieli simbolo dell’avveniristico progetto Citylife, firmato dalle archistar Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid. In pochi minuti l’area è stata transennata, la piazza sottostante evacuata e la fermata della metropolitana M5 Tre Torri chiusa al pubblico. Al momento non risultano chiamate nella notte legate a forti raffiche di vento, facendo ipotizzare un problema strutturale come causa del cedimento.

Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche i tecnici della manutenzione dell’edificio. Centinaia di persone si sono radunate nei pressi della torre, inizialmente spaventate, poi incuriosite assistendo alle operazioni di messa in sicurezza. “Dopo momenti di paura, capito che era scongiurato un crollo che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi, stanno assistendo all’intervento incuriosite”.

Generali: «Tutti al lavoro da remoto»

In seguito all’incidente, il gruppo Generali – proprietario dell’edificio – ha diffuso una nota ufficiale nella mattinata di lunedì, chiarendo la dinamica e le misure adottate. «Si è verificato un parziale cedimento dell’insegna delle Generali collocata sulla sommità della Torre Hadid, all’interno del complesso CityLife. L’episodio è stato prontamente gestito con l’immediata messa in sicurezza dell’insegna stessa, senza che si registrassero danni a persone né a strutture circostanti. A scopo precauzionale e a tutela della pubblica incolumità, Generali ha provveduto a delimitare e mettere in completa sicurezza l’area sottostante, ivi compreso l’edificio che ospita il CityLife Shopping District».

L’azienda ha inoltre comunicato che, in via precauzionale, tutti i dipendenti continueranno temporaneamente a lavorare da remoto: «Tutto il personale della sede Generali continuerà a operare da remoto. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di valutazione».

La storia (travagliata) dell’insegna

La Torre Hadid, completata nel 2017 e inaugurata ufficialmente il 9 aprile 2019 alla presenza dell’allora premier Giuseppe Conte, ospita oggi il quartier generale del gruppo assicurativo Generali, con oltre 2.000 dipendenti. Acquistata da Generali nel 2019 per 315 milioni di euro, la torre si distingue per la sua struttura in torsione – tra le prime al mondo interamente realizzate in calcestruzzo – e si sviluppa su 44 piani, per un’altezza complessiva, insegna compresa, di 192 metri.

La progettista anglo-irachena Zaha Hadid l’aveva concepita come fulcro visivo e architettonico tra le principali arterie viabilistiche dell’area: viale Scarampo, via Domenichino, via Michelangelo Buonarroti, via Rossetti e via Angelo Poliziano.

La grande insegna rossa con il logo Generali – 15 metri di altezza, installata dopo la scomparsa della celebre architetta – ha avuto fin da subito una storia complessa. Contestata da alcuni per il suo impatto visivo, è composta da due scritte bifronti poste sui lati lunghi del grattacielo, mentre la figura del leone alato campeggia sui lati corti. L’intero impianto è sostenuto da una struttura a raggiera ancorata al centro del tetto.

Le cause del cedimento, che ha provocato ore di apprensione nel cuore del distretto finanziario di Milano, sono ora al vaglio degli esperti. “Le cause del cedimento che ha scatenato l’allarme nel quartiere simbolo del business vengono indagate in questa zona”.

Sarà inevitabilmente necessario procedere a un controllo approfondito delle strutture che sorreggono le altre scritte presenti sui grattacieli, oltre ad analizzare con attenzione gli elementi che hanno ceduto. L’obiettivo è stabilire se il problema derivi da un errato dimensionamento, da effetti di dilatazione termica – considerando le temperature elevate di questi giorni – oppure da fenomeni di fatica dei materiali metallici. Le condizioni climatiche in quota, con il continuo vento, rappresentano un fattore da non sottovalutare.

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