Martedì, le forze israeliane hanno condotto un attacco mirato contro esponenti di Hamas che operavano da un centro di comando sotterraneo situato sotto l’ospedale europeo di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Nel mirino dell’operazione è finito Mohammed Sinwar, fratello del defunto capo di Hamas Yahya Sinwar, ucciso dalle truppe israeliane dopo aver orchestrato l’assalto del 7 ottobre. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF), pur senza confermare l’eliminazione di Muhammad Sinwar, hanno reso noto in un comunicato di aver colpito un centro di comando sotterraneo di Hamas situato sotto l’Ospedale Europeo di Khan Younis. L’operazione, secondo quanto riferito dall’esercito, era mirata contro miliziani dell’organizzazione terroristica. A corredo dell’annuncio, le IDF hanno diffuso un filmato che documenterebbe le fasi successive all’attacco. Secondo l’esercito, il video mostrerebbe il tunnel localizzato sotto la struttura ospedaliera, ma le immagini riprese sembrerebbero riferirsi a una scuola vicina, e non direttamente al complesso sanitario.
Negli ultimi mesi, Mohammed Sinwar aveva assunto la guida dell’ala militare del gruppo islamista. In una nota congiunta, l’esercito israeliano (IDF) e il servizio di sicurezza interna Shin Bet hanno denunciato l’uso sistematico delle strutture ospedaliere da parte di Hamas per attività terroristiche, accusando il movimento di sfruttare cinicamente i civili presenti all’interno e nei dintorni degli ospedali come scudi umani. Al momento non è noto se l’attacco abbia avuto successo, ma i funzionari della difesa israeliani stimano di sì. Le autorità israeliane hanno sottolineato che l’operazione è stata condotta adottando precauzioni per minimizzare i rischi per ostaggi e civili, mediante l’impiego di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e informazioni di intelligence.
La dichiarazione congiunta si chiude con l’impegno di IDF e Shin Bet a proseguire le operazioni contro Hamas, con l’obiettivo dichiarato di neutralizzare ogni minaccia alla sicurezza della popolazione israeliana. Numerosi video circolati online hanno documentato imponenti colonne di fumo levarsi dal terreno nei pressi dell’ospedale europeo di Khan Younis, mentre i jet dell’Aeronautica Militare israeliana colpivano l’area con decine di ordigni pesanti. Ulteriori immagini mostravano l’esteso cedimento del terreno nella zona colpita, segno della potenza dell’attacco. Insieme a Sinwar c’erano altri comandanti militari di Hamas e in tal senso è molto probabile che alla riunione stessero partecipando anche Hassan Abdel Fattah Muhammad Aslih e il portavoce dell’ala militare dell’organizzazione terroristica di Hamas Abu Ubeida alias di Huthaifah Samir Abdullah al-Kahlout.

Un terrorista schivo sempre lontano dai riflettori
Come ricordato da Times of Israel diversamente dal fratello Yahya, che ha trascorso oltre vent’anni in una prigione israeliana, Mohammed Sinwar è rimasto perlopiù lontano dai riflettori e ha avuto una presenza più defilata nelle dinamiche operative di Hamas. Meno noto ai servizi di sicurezza israeliani, ha operato principalmente sottotraccia, guadagnandosi presso gli ambienti arabi il soprannome di «Ombra». Dopo la morte del comandante militare Muhammad Deif, avvenuta lo scorso luglio in un raid israeliano, Sinwar ha assunto la guida dell’ala militare del movimento. Successivamente, in seguito all’uccisione del fratello maggiore da parte delle forze israeliane, è divenuto di fatto il leader dell’intera struttura militare di Hamas nella Striscia di Gaza.Secondo fonti israeliane, Mohammed Sinwar si è mostrato particolarmente rigido riguardo alle trattative per il rilascio degli ostaggi, ostacolando i negoziati per una possibile tregua. Arrestato da Israele negli anni ’90, rimase in detenzione per nove mesi, prima di trascorrere tre anni nelle carceri dell’Autorità Nazionale Palestinese a Ramallah, da cui evase nel 2000.
Nel 2006, fu identificato come membro della cellula responsabile del rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit. In passato, ha anche ricoperto il comando della Brigata Khan Younis, una delle più attive nel sud della Striscia. Poco prima dell’attacco a Sinwar in una dichiarazione congiunta l’esercito israeliano (IDF) e il servizio di sicurezza interna Shin Bet (Shabak), hanno annunciato di aver condotto un’operazione notturna mirata nei pressi dell’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, colpendo ed eliminando diversi membri di spicco dell’organizzazione armata di Hamas. Tra i militanti uccisi figura Hassan Abdel Fattah Muhammad Aslih, affiliato alla Brigata Khan Younis, che secondo le autorità israeliane ha preso parte all’attacco del 7 ottobre in territorio israeliano. Aslih, identificato anche come titolare di una società di media e operante sotto la falsa copertura di giornalista, ha partecipato all’incursione documentando e diffondendo online immagini di saccheggi, incendi dolosi e omicidi compiuti durante l’assalto. L’operazione, riferisce la nota, rientra nel quadro delle attività condotte da Israele per neutralizzare figure chiave della rete militare di Hamas, accusata da Gerusalemme di pianificare e compiere azioni di stampo terroristico contro la popolazione israeliana. Infine mentre scriviamo, il portavoce arabo delle IDF, Avichay Adraee, ha pubblicato un avvertimento in cui esorta i civili ad abbandonare i porti controllati dal gruppo terroristico Houthi e a evacuare immediatamente.