L’immagine di Francesco Acerbi che si avvicina a un tifoso del Psg che lo ha preso in giro, il riferimento è al confronto con l’attaccante dei parigini Barcola, intimandogli di smettere e “minacciandolo” di “sfondarlo di botte”, è diventata virale sui social e ha rapidamente invaso la Rete. Per fortuna si tratta di un confronto sgradevole ma, tutto sommato, virtuale perché in nessun momento il difensore dell’Inter ha un atteggiamento che lasci immaginare il passaggio dalle parole ai fatti. E la cosa si chiude anche abbastanza in fretta, con l’aiuto di un traduttore sul posto che riporta allo sventurato tifoso lo sfogo di Acerbi mentre questi si dedica a un selfie con un altro supporter.
Nessun si è fatto male e nessuno ha nemmeno rischiato di farsene, insomma. E però quei pochi secondi rubati da uno smartphone dicono in maniera chiara e inequivocabile che la ferita della debacle della finale della Champions League del 31 maggio a Monaco di Baviera non è nemmeno vicina a rimarginarsi.
Non potrebbe esserlo, ancora troppo fresca. Ci vorranno mesi se non anni, come insegnano le traiettorie di altri grandi flop della storia dello sport e del calcio. Proprio per questo, però, serve che i protagonisti sappiano tenere i nervi a posto e Acerbi non lo ha fatto. Non si è reso un buon servizio, nemmeno questa volta.