Home » Attualità » Sport » Napoli e Inter, volata scudetto tra polemiche e veleni

Napoli e Inter, volata scudetto tra polemiche e veleni

Napoli e Inter, volata scudetto tra polemiche e veleni

Napoli e Inter si giocano lo scudetto nelle ultime due giornate. Arbitri, errori, calendario e rivalità: la sfida a distanza divide Conte, Inzaghi e le rispettive tifoserie

Tutto in 180 minuti, con vantaggi e sfavori che possono premiare l’una o l’altra. Napoli e Inter si giocano lo scudetto nelle ultime due giornate del campionato, tra tensioni, polemiche e veleni che escono anche dal campo e finiscono per coinvolgere due tifoserie aggrappate allo stesso sogno. Il pareggio dei partenopei contro il Genoa ha rimesso in gioco un titolo che sembrava ormai instradato verso Napoli, ridando corpo a speranze che parevano cancellate dalla doppia sconfitta contro Bologna e Roma. E adesso? Pesa più la trasferta a Parma contro una squadra che deve salvarsi o il match con la Lazio che coltiva speranze europee? E all’ultimo turno il Cagliari sarà già tranquillo?

Detto che il punto di vantaggio in classifica consegna ancora al Napoli maggiori percentuali di vittoria scudetto, la lunga vigilia del duello tricolore viene vissuta non senza tensioni e veleni. Si discute di tutto: calendari, arbitri, favori veri o presunti con un occhio anche a quanto accadrà non appena terminato il penultimo turno perché la qualificazione dell’Inter alla finale della Champions League costringerà la Lega Serie A a fare miracoli per scrivere il calendario tenendo conto delle esigenze di tutti e – dovesse essere ancora aperta la questione – scavare anche lo spazio per uno spareggio che magari non ci sarà, ma che non può essere ignorato.

Napoli e Inter, cosa succede in caso di possibile spareggio scudetto

Che il tema sia delicato lo si è capito dalla scelta della Lega di… non scegliere. Non c’è accordo di principio su come gestire l’ultima giornata e l’eventuale spareggio in caso di necessità, che significa qualora lo scudetto non venga già aritmeticamente assegnato al fischio finale di Parma-Napoli e Inter-Lazio. Perché accada serve una vittoria del Napoli con contemporanea sconfitta dell’Inter. In ogni altro caso, trovare un buco per l’eventuale sfida scudetto (Roma più che Milano per questioni di ordine pubblico) diventa obbligatorio.

Quando? L’Inter preferisce metterlo in calendario al massimo domenica 25 maggio anticipando l’ultima giornata a mercoledì 21 o giovedì 22. Il Napoli potrebbe tranquillamente scivolare su lunedì 26 che significherebbe, però, concedere solo quattro giorni ai nerazzurri prima della finale di Champions League contro il Psg a Monaco di Baviera. Lunedì 26 è anche il giorno in cui l’Inter deve aprire le porte di Appiano per il media day voluto dalla Uefa per le due finaliste. Siccome la Lega è un organo collegiale e l’ultima parola passa dal Consiglio, tutto rimandato a lunedì e comunque vada sarà un pasticcio che lascerà indietro molti scontenti.

Napoli e Inter, volata scudetto tra polemiche e veleni
Marco Guida (Ansa)

Napoli e Inter, le polemiche per la designazione di Guida a San Siro

Ad aggiungere benzina sul fuoco la scelta del designatore Rocchi di selezionare Marco Guida come assistente al Var per Inter-Lazio. Guida è l’arbitro di Torre Annunciata che qualche settimana fa ha incautamente spiegato di aver chiesto di non arbitrare il Napoli perché, in caso di errori, ci sono problemi per lui e la famiglia che vive quotidianamente il capoluogo campano. Una prassi comune nell’AIA, quella di confrontarsi con i fischietti su eventuali sensibilità, ma averlo messo in piazza così ha creato i presupposti per il cortocircuito della vigilia.

Ovviamente Guida è così esperto da non farsi condizionare, oltre che avere un ruolo in cui non potrà incidere troppo essendo semplice AVar di Di Paolo, numero uno dei varisti italiani di questa stagione. Però la designazione è stata presa malissimo dai tifosi interisti e ha aggiunto veleni e retro pensieri alle tensioni già fisiologiche in un finale di stagione in cui c’è in palio molto, dallo scudetto alla retrocessione passando dalla ricchissima qualificazione alla Champions League. Con gli arbitri sempre e comunque al centro del dibattito.

Infortuni, stato di forma e squalifiche: come stanno Napoli e Inter

Infine il campo. Conte va a Parma con un Napoli senza Buongiorno e Lobotka e quasi certamente riproposto nella versione a due punte in cui Raspadori affianca Lukaku. Gli emiliani una lunga lista di indisponibili cui si è aggiunto lo squalificato Valenti. A Chivu potrebbe bastare un punto anche se l’ultima sarà a Bergamo e, quindi, non ci sono molti margini d’errore per evitare una beffarda discesa in Serie B. Dal punto di vista morale la domanda è se il Napoli abbia assorbito la botta psicologica del pareggio al Maradona contro il Genoa, causato da evidenti carenze fisiche e caratteriali di una squadra che si avvicina a fatica al traguardo e mostra di sentirne la pressione.

Inzaghi ospita una Lazio che ha visibili i segni della battaglia sostenuta con la Juventus: Pellegrini e Zaccagni fuori per squalifica, Isaksen infortunato. L’Inter vive sospesa tra due esigenze: non mollare la corsa scudetto e non sbagliare nulla in vista della finale della Champions League del 31 maggio. La sintesi è che tornano tutti i titolari richiamabili, ma non è detto che partano dall’inizio. Lautaro Martinez lavora per Como e Monaco di Baviera. Il resto lo faranno le care, vecchie, radioline e l’alternanza di risultati ed emozioni che potranno indirizzare la volata per il titolo.

© Riproduzione Riservata
OSZAR »