Sofisticata e seducente, la nuova collezione Cruise di Gucci celebra l’identità del marchio, il suo heritage e la forte connessione con la città d’origine.
In questo momento di transizione, in attesa della prima collezione del nuovo Direttore Creativo Demna Gvasalia, lo staff dello studio creativo ha definito una narrazione di stile impeccabile, rielaborando gli archivi e muovendosi tra due estetiche distinte, quella minimalista di Sabato De Sarno e quella opulenta e nostalgica di Alessandro Michele.
Nasce così una collezione contemporanea influenzata dai decenni passati.
La collezione Gucci Cruise 2026
Ci sono gli abitini e i trench di sapore anni Sessanta ma anche le spalle importanti dei giacconi rubati agli Ottanta così come le pellicce, in un costante gioco di contrasti e proporzioni. La nuova donna Gucci ha un fascino ribelle e misterioso, si nasconde dietro grandi occhiali, ha i capelli scompigliati ed evoca le muse del cinema francese anni Settanta, da Brigitte Bardot, a Jeanne Moreau e Catherine Denevue, atmosfera suggerita anche dalla colonna sonora della sfilata.
Tradizione e artigianalità rimangono, tuttavia, un retaggio tutto italiano e sottolineano la storicità e l’eccellenza del brand soprattutto nella lavorazione della pelletteria e nell’uso di tessuti legati alla culla del Rinascimento, come broccati, sete, velluti e jacquard.
La doppia GG diventa un filo conduttore, ripetuta su collant, leggings e borse, quest’ultime riscritte in parte da quelle d’archivio, altre nate dall’estro creativo del team, come la borsa con mezzo Morsetto, la nuova vanity bag e la Gucci Giglio, omaggio al fiore simbolo di Firenze.
Le calzature strizzano l’occhio al bon-ton anni Sessanta, tra sabot e sling-back dal tacchetto minimo.
La location della sfilata
La sfilata, come preannunciato, ha avuto luogo tra le mura di Palazzo Settimanni, storico palazzo oggi sede degli Archivi della Maison, che ha ospitato un selezionatissimo numero di VIC e VIP tra cui Paul Mescal (il nuovo Gladiatore), Viola Davis, Julia Garner, Jeff ed Emily Goldblum, Mark Ronson e Pietro Castellitto.
Terminata la passerella all’interno del palazzo, Gucci ha omaggiato la città facendo inaspettatamente uscire le modelle in strada (via delle Caldaie dove è ubicato Palazzo Settimanni) che hanno camminato fino a Piazza Santo Spirito, affascinante ed iconica piazza fiorentino, dove hanno sfilato intorno alla famosa fontana, appena restaurata (ovviamente restauro a carico della Gucci).